L’investitore che decide di acquistare una call su un’azione prevede un rialzo del titolo, ma nel contempo, intende cautelarsi da un andamento avverso della quotazione; naturalmente se fosse un rialzista convinto, e avesse la somma necessaria, acquisterebbe direttamente cash l’azione evitando il costo aggiuntivo del premio.
Nel giorno di scadenza del contratto l’acquirente deciderà se esercitare o meno l’opzione confrontando il prezzo di mercato del titolo con il prezzo di esercizio convenuto.
Il compratore di una call è attratto dall’effetto leva tipico delle opzioni. Egli può conseguire percentuali rilevanti anche se le variazione del prezzo titolo è modesta.
Il compratore di una call è attratto dall’effetto leva tipico delle opzioni. Egli può conseguire percentuali rilevanti anche se le variazione del prezzo titolo è modesta.
D’altra parte, se alla scadenza la quotazione del titolo rimane stabile o diminuisce, il compratore dell’opzione limita la perdita al valore del premio, ma è pur vero che vede volatilizzarsi il suo premio del 100% dell’investimento.
Viceversa, la vendita di un‘opzione call (short call) permette di ottenere un profitto limitato al solo importo del premio ricevuto, mentre espone il venditore allo scoperto ad una perdita, potenzialmente infinita con l’aumentare della quotazione del titolo. Il venditore allo scoperto (nacked call writer) di una call ha interesse che le quotazioni del titolo rimangano stabili o scendano, riuscendo così ad incassare l’intero premio. Vero è che nel mercato è più frequente incontrare nel mercato venditori “coperti” (cioè in possesso delle azioni sottostanti) o venditori che chiudono un precedente acquisto di call.
In generale quindi l’acquirente di una call può chiudere la sua posizione in 4 modi:
- Abbandono del premio: quando esercitando l’opzione perderebbe in misura maggiore del premio pagato
- Esercizio dell’opzione: quando decide di trasformare il suo diritto di acquisto in un acquisto definitivo a fisso, pagando alla controparte uno strike price
- Chiusura anticipata: mediante la vendita del fisso, senza esercitare contestualmente l’opzione
- Vendita dell’opzione: ciò equivale ad assumere una posizione di segno contrario a quella originaria con base e scadenze uguali ma premio differente.