Una visione ampia del trading
Le dottrine filosofiche e religiose come l’escatologia o i modelli olistici si interrogano sul comportamento ed il significato dell’uomo in relazione alla realtà che lo circonda.
Per quanto sia coinvolgente e ricco di opportunità il trading non dovrebbe essere mai vissuto come attività predominante, ed é pienamente condivisibile l’opinione secondo cui é innaturale scindere la componente umana dal trader, che invece riflette il modo di gestire una posizione sul mercato.
Tutto può tornare utile al trader. La lettura di testi di sociologia, di letteratura o psicologia solo apparentemente potrebbero risultare inutili. In realtà, l’atto di piazzare una posizione sul mercato riassume un complesso di conoscenze ed esperienze non contenibili nella pura capacità di individuare un’area di resistenza o un livello ipervenduto.
Generalmente un trader professionista non é soltanto un individuo che ha compreso e sfrutta il concetto di utilità marginale, ma un uomo che ha capitalizzato una serie di differenti situazioni, positive e meno positive, che hanno permesso una scelta coraggiosa, come quella di realizzarsi in un settore altamente tecnologico e competitivo attualmente disseminato da algoritmi e robots finanziari.
Tuttavia, i traders di successo quasi mai conducono una vita monastica, dedita esclusivamente allo studio dell’analisi tecnica o ai dati macroeconomici, ma trovano il tempo per apprezzare ciò che a tutti la vita può offrire. William Delbert Gann, probabilmente il più grande speculatore finanziario che sia mai esistito, godeva della vita prima di anticipare con incredibile precisione gli andamenti degli indici di Borsa.
Nel settembre del 1909, Gann concesse ad un giornalista di monitorare le sue operazioni battute sulla piazza di New York. Il reporter, dopo un mese che lo seguiva, riferì che di 250 eseguiti, oltre il 92% risultavano in profitto..!
A causa della sua “inverosimile” abilità di trarre guadagno dai mercati, Gann fu molto criticato e indebitamente accusato di pratiche prossime all’insider trading. In realtà era un operatore molto religioso e la Bibbia fu il testo di cui si alimentò parte del suo genio.
I principali fondamenti del suo metodo sono concentrati in due frasi della Bibbia: “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole” (Ecclesiaste 1.9) – “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8.32). Nelle citazioni affiora il riferimento al concetto di ciclicità dei prezzi e alla libertà necessaria a tutti e presupposto essenziale di un’attività professionale degna, (quest’ultima però é solo una mia personalissima interpretazione).
Nei primi anni del ‘900 le transazioni finanziarie non avevano velocità e tempi di esecuzione tipiche del trading moderno, ma anche all’epoca esistevano i poteri forti, gli untouchable della speculazione, e le difficoltà dei traders privati non differivano oltremodo da quelle di oggi.
In conclusione, il trader è prima di tutto un Uomo, con la sua identità , le sue preferenze, le sue aspettative ed il suo progetto, e solo dopo aver considerato la complessità di questi valori diventa più facile avvicinarsi al profitto in Borsa.
Appuntamento a domani su trading blog
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