Il trading e “la teoria dei giochi”
Nella “teoria matematica dei giochi” un gioco é definibile a somma zero quando tutto quello che si perde é guadagnato dagli altri partecipanti, a somma positiva quando tutto ciò che é guadagnato da tutti i giocatori é superiore a tutto quello che hanno perso ed infine a somma negativa quando tutte le vincite di ognuno sono inferiori alle perdite totali. Il trading appartiene alla categoria delle attività a somma negativa poichè gran parte degli operatori difficilmente ha profitti.
Creare una sorta di trading democratico in cui sia possibile aumentare la percentuale di traders vincenti può passare attraverso le traccie lasciate dal mercato istituzionale perchè osserva in piccola parte un principio molto vicino al concetto rivoluzionario scoperto e reso noto dallo scenziato John Nash uno dei matematici più brillanti e originali del Novecento.
Nash ha rivoluzionato l’economia con i suoi studi di matematica applicata alla “Teoria dei giochi”, vincendo il premio Nobel per l’economia nel 1994.
Se consideriamo gli hedge fund come un gruppo di investitori solidali di cui l’unico scopo é quello del profitto,la strategia da seguire è scontata se ne esiste una che è soddisfacente per ognuno di loro. Nessuno avrebbe interesse a cambiare strategia quando fosse il frutto della scelta da parte di tutti. Il concetto di “equilibrio di Nash” rappresenta la situazione nella quale il gruppo si viene a trovare se ogni componente fa ciò che è meglio per sé e per gli altri.
I “giocatori” raggiungono il punto di equilibrio quando nessuno può migliorare il proprio risultato modificando solo la propria strategia, ed è quindi vincolato alle scelte degli altri. Nella realtà degli scambi economici è evidente che se esiste un equilibrio di Nash ed è unico, esso rappresenterebbe la soluzione, in quanto nessuno dei traders avrebbe interesse a rischiare mutando la propria strategia. Di fatto in questo particolare momento storico il trading al massimo può aspirare ad una evoluzione a somma zero, ostacolando fortemente le potenzialità della teoria di Nash senza accontentare tutti i partecipanti.
Il trading oggi é lo specchio delle opportunità di breve termine a vantaggio di un manipolo di speculatori incapace di creare ricchezza poichè ciò che manca ai traders é la volontà di trasformare le negoziazioni in un “gioco” a somma positiva dove il “gruppo” si possa aprire alla generalità degli investitori protetti dal punto di equilibrio di Nash. Non si tratta di collettivismo economico ma di applicare una formula matematica che é valsa il premio Nobel.
Appuntamento a domani su forexguida.com
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