Discrezionalità e sistemi di trading nel forex
Il metodo, le regole e soprattutto la disciplina sono gli elementi essenziali per riuscire nei mercati finanziari. Lo scalper,ad esempio, sembra svolgere la sua attività ponendo regole e strategie in secondo piano, eppure realizza profitti e tra le categorie di traders forse é quella più temuta dalle controparti.
Paradossalmente invece anche nello scalper la qualità più preziosa che emerge è la disciplina, frutto spesso della sua operatività incoerente che sottolinea la capacità di ammettere con tempestività l’errore e di porvi rimedio, comportamento che solitamente i traders che lavorano su time frame più ampi non riescono ad attuare procrastinando le scelte sbagliate.
In realtà, qualora i trades siano ideati in sintonia con le strategie dominanti si otterrebbero risultati che difficilmente sarebbero raggiungibili da altre tipologie di trading o di mercati. La disciplina e l’aspetto psicologico separano i trader vincenti da quelli perdenti e ciò, se da un lato è assodato per chi opera a ritmo serrato, assume una connotazione appena più sfumata per chi scambia su orizzonti temporali dilatati.
Quando consideriamo i migliori sistemi meccanizzati elaborati dai computers, pensiamo alle reti neurali, un segnale è un segnale, nient’altro, e a gestire la scelta é un algoritmo, quindi l’elaboratore aprirà per noi una posizione calcolata su un numero di variabili comunque mai sufficienti a comprendere la globalità delle possibilità nelle transazioni finanziarie.
Una macchina, per quanto sia collaudata, non può qualificare i segnali e valutare quanto possono essere affidabili, è infatti necessario che i suggerimenti generati siano sostenibili dal trader senza che lo inducano a condivederli a fasi alterne.
La scelta perfetta dunque non esiste ma ci si può avvicinare, tutto dipende da un complesso di regole sufficientemente chiare a generare decisioni concrete la cui esecuzione dipende sempre dal trader che di volta in volta valuterà anche quanto investire. Ecco quindi che la componente discrezionale si sposta dalla valutazione delle condizioni di mercato (conviene entrare oppure no) alla misura della esposizione al rischio.
E’ la scelta più importante, personale, e non é delegabile ai software. I segnali d’ingresso e di uscita sono quotidianamente deducibili grazie alla preparazione tecnica, ma determinare le dimensioni della posizione probabilmente è la chiave per guadagnare.
Buon weekend
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