A proposito del prezzo…
L’analisi tecnica comprende una serie numerosa di metodi d’investimento, e molte sono le strategie che sono state studiate al fine di ridurre al minimo l’esposizione al rischio di un’operazione finanziaria; d’altra parte, é facile constatare la mole di informazioni che la Rete gratuitamente é in grado di distribuire ad ogni aspirante trader.
In apparenza sembra sufficiente soffermarsi su aspetti di matematica finanziaria o sul comportamento di un indicatore per anticipare la condotta futura del prezzo, in realtà le quotazioni di mercato seguono solo parzialmente le indicazioni degli strumenti classici di monitoraggio delle transazioni commerciali.
Di fatto non é insolito osservare il breakout di una resistenza quando l’RSI ( Relative Strenght Index) segnala una palese circostanza di ipercomprato, o registrare la persistenza di vendite short nel momento in cui l’oscillatore stocastico era in evidente configurazione di ipervenduto.
Le situazioni descritte non rappresentano eccezioni o anomalie di scambio, nè sfiduciano l’attendibilità dei mezzi tipici dell’analisi tradizionale, ma contribuiscono a dimostrare che i prezzi di mercato sono la conseguenza dei movimenti di capitale.
La maggior parte dei traders é giunta a tali conclusioni con l’esperienza e dopo tante giornate passate davanti a grafici e tabelle di ogni tipo, dove alla fine ci si rende conto che se la speculazione ha deciso di far crollare un titolo o un qualsiasi altro sottostante, quel valore mobiliare precipiterà comunque, nonostante il mercato sia tenuto sotto il sofisticato controllo dalla finanza frattale.
Per guadagnare con cambi e titoli non occorre essere “scienziati” rintanati in laboratorio a calcolare estensioni e livelli di ritracciamento, serve invece ragionevolezza, investendo il superfluo nella direzione stabilita da coloro che muovono il mercato.
Ad ogni modo il buon senso é sempre un fedele alleato e al riguardo é noto un antico proverbio conosciuto in Borsa ed in economia secondo cui quando anche dal barbiere si parla di finanza é il momento di iniziare a vendere..
Il detto fa riferimento ai mercati azionari ma calza perfettamente con quelli non direzionali o non standardizzati in cui le bolle deflagrano quando anche la vecchietta del piano di sotto ha guadagnato uno sproposito sul cambio principale…
In conclusione media, giornali e televisione svolgono la loro funzione in piena competenza senza fare disinformazione, ma i suggerimenti previsionali in merito a valute e strumenti finanziari sono approsimativi, dettati quasi sempre dal potenziale suggestivo della notizia economica, non dal suo peso effettivo.
Appuntamento a giovedì su trading blog
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