Le basi del trading: la teoria di Dow
Puoi fare qualcosa senza conoscerne le basi? Assolutamente no, questo principio infatti è valido anche nel campo del trading online. In questo articolo vogliamo affrontare forse la più basilare delle nozioni, quella riguardante la teoria di Charles Dow colui che nato giornalista negli Stati Uniti ha creato una teoria sui mercati finanziari valida tutt’oggi a più di 100 anni di distanza.
Non puoi investire senza conoscere le basi del trading
Charles Dow è stato una mente davvero brillante, cofondatore non soltanto della società Dow Jones ma anche del Wall Street Journal, tutt’ora in stampa. Nei primi anni dello scorso secolo quest’uomo straordinario si è messo ad osservare i grafici di prezzo e ne ha tratto alcune teorie che sono ancora oggi alla base dello studio degli andamenti dei prezzi sui mercati e dell’analisi tecnica in generale. I punti cardine della teoria di Dow sono stati successivamente ampliati e sono diventati “la Bibbia” di qualsiasi trader di Wall Street. Tali concetti uniscono complessi calcoli matematici alla psicologia del mercato, che è ciclico e vive di periodi che si alternano in modo identico nel corso della storia. Questo rende l’investimento sui mercati finanziari avvincente ma soprattutto lucrativo.
I pilastri della teoria: trend e fluttuazioni
Il primo vero e proprio principio consiste nell’aver osservato che i mercati si dividono in 2 tipi di movimento:
- Movimento principale
- Movimento secondario
Il movimento principale è molto lungo e può andare da un periodo alcuni mesi fino ad anni e quindi rappresenta il “trend” principale dell’asset oggetto di studio, mentre nel nel caso dei movimenti secondari essi sono di più breve durata e rappresentano una reazione al trend principale ed hanno una durata che varia da alcune settimane ad alcuni mesi.
Il secondo principio: la psicologia dei mercati
Il secondo principio della teoria di Dow ha le sue origini nella psicologia del trader e descrive il modo in cui si sviluppano movimenti principali. Ci sono tre diversi stadi individuabili nel nostro movimento principale bullish o bearish. Ognuno di questi stadi ha sua volta movimenti secondari, che possono essere reazioni o correzioni.
- 1° stadio: fine di un trend imminente, ad esempio in un downtrend cominciano a riapparire compratori sul mercato.
- 2° stadio: boom del trend, con sempre maggiori investitori che partecipano al movimento.
- 3° stadio: fine del trend imminente, si avvicina un nuovo inizio del primo stadio.
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