Volatilità e investimenti on-line
L’elevata volatilità registrata sui mercati negli ultimi mesi ha avuto interessanti effetti sull’attività on-line degli investitori italiani. Si è osservata una maggiore operatività su titoli azionari, contract for difference (cfd) e derivati in ottica speculativa e per brevi periodi.
Mercato azionario
In periodi di forte volatilità l’operatività dei clienti on-line tende ad aumentare e, vista la difficoltà nella gestione dei book, si affidano al mercato azionario domestico in quanto più conosciuto. Come mostrano i dati del mese di maggio le attività sulle borse estere diminuiscono: l’azionario Usa ha subito una diminuzione del 19%.
Titoli obbligazionari
Per gli investitori meno attivi è possibile osservare interessanti segnali di crescita sui titoli obbligazionari. L’alta volatilità e il rischio dei listini hanno indirizzato questa tipologia di trader verso investimenti a basso rischio. Per comprendere l’incidenza del fenomeno, nelle recenti aste le richieste per Bot a 3, 6 e 12 mesi sono state quasi tre volte l’offerta.
Mercato valutario
Nel nostro paese quello delle valute è il mercato con le maggiori prospettive di sviluppo. Esso è caratterizzato da una liquidità maggiore rispetto al mercato azionario e da quotazioni disponibili 24 su 24.
Cfd
I contract for difference sono prodotti di trading a breve che consentono di effettuare investimenti sia short che long su varie tipologie di asset: azionario, indici, valute. Hanno particolare successo i Cfd su indici e petrolio anche alla luce dei debiti pubblici di Spagna e Grecia e del disastro petrolifero di Bp.
Derivati
Gli operatori privati vogliono essere pronti e veloci a reagire ai movimenti di mercato e per questo motivo si osserva un aumento delle operazioni su derivati. Inoltre, è più semplice concentrarsi su un prodotto che segue una valuta o un indice.
Per gli operatori con orizzonti temporali intraday speculativi, si può anche osservare un’espansione dell’operatività sul Forex e sui future.
Le repentine variazioni dei mercati hanno stimolato l’attenzione degli investitori e le informazioni derivanti dalla stampa e dalla televisione hanno fatto sì che la figura dello speculatore fosse associata a quella di chi riesce a guadagnare nel breve periodo. Operare in queste condizioni di mercato però è piuttosto complicato: coloro che registrano buoni risultati sono solitamente trader con molti anni di esperienza e che svolgono l’attività a tempo pieno.
di Elisa Ghione
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