Sono mesi oramai che la tendenza ribassista dell’euro/dollaro si autoalimenta, la quota toccata supera anche i minimi del 2012 e ci si chiede quando finirà la discesa “inarrestabile” dell’euro. Cerchiamo di fare chiarezza ed andiamo ad indagare meglio al fine di comprendere se vi sia una probabilità di inversione.
La tendenza attuale si indebolisce
L’attuale tendenza del tasso di cambio resta ribassiata, ma da una settimana da segni di cedimento, infatti, abbiamo assistito ad una lieve ma importante ripresa rialzista che ha portato le quotazioni sulla resistenza 1.2734.
Durante il corso della sessione odierna il tasso di cambio ha rimbalzato su tale area, rafforzando la posizione dei venditori ed allo stesso tempo fortificando un’area di prezzo che una volta infranta potrebbe portare ad un forte movimento direzionale.
La giornata di domani si presenta promettente
Osservando il grafico orario possiamo notare che la media mobile dell’oscillatore RSI si trova in prossimità della fase di iper-venduto, il che potrebbe portare ad un rialzo delle quotazioni e ad un ritracciamento a quota 1.2734, il che costituirebbe una interessante opportunità di trading nel caso fosse infranta tale area.
Alcune considerazioni
Il tasso di cambio si trova in una situazione critica, nel senso che ha superato già i minimi del 2012 e difficilmente potrebbe raggiungere livelli troppo più bassi di quelli attuali, pertanto è probabile che si verifichi una inversione di tendenza.
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