
- effetto gennaio, per cui i prezzi sono più alti nel mese di gennaio rispetto al resto dell’anno;
- effetto cambio del mese, a causa del quale vi è un forte aumento della redditività nell’ultimo giorno lavorativo del mese e nei primi giorni di quello successivo;
- effetto vacanza, per cui nei giorni prefestivi si verifica una maggiore variabilità dei prezzi e una loro tendenza al rialzo;
- effetto Halloween, secondo cui i rendimenti azionari sono mediamente più elevati nel periodo tra novembre e aprile – i return inizierebbero a salire dopo il 31 ottobre di ogni anno, giorno di Halloween appunto.
Gli effetti appena descritti sono di breve periodo con la conseguenza che, probabilmente, solo un trader professionista è in grado di sfruttarli. Altre anomalie invece si riferiscono a un orizzonte temporale di lungo periodo e permettono di realizzare più agevolmente extrarendimenti rispetto al mercato. Si pensi alla reazione ad annunci di utili e a nuove quotazioni in borsa (IPO).
Dopo la MPT?
Elisa Ghione
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