Approfondimento sul modello di Lux
Fase 1 – Elementare fase del contagio
Si cerca di determinare il comportamento dei traider che non hanno accesso alle informazioni circa i valori fondamentali. In mancanza di alcun tipo di informazione loro devono fare affidamento esclusivamente su ciò che può essere osservato sul mercato. Questo comportamento non è irrazionale a condizione che non vi sia altra fonte di informazione. Se si accetta questa ipotesi la prima conclusione è che uno speculatore sarà molto più disposto a comprare o vendere. Il comportamento degli altri può essere,inftti, presumibilmente influenzato da migliori informazioni circa lo sviluppo futuro dell’evoluzione dei mercati e può anche rivelare le informazioni che hanno. Le opinioni potrebbero non essere corrette ma ciò nonostante portare a fluttuazioni che si auto-avvalorano.
Il meccanismo di contagio da solo non dona una descrizione delle dinamiche dei mercati delle azioni. Per costruire un modello di dinamica di mercato è necessario per prima cosa considerare la domanda e l’offerta resultante dall’indole degli speculatori. Appare naturale assumere che individui ottimisti compreranno unità aggiuntive dell’attività in questione perchè si attendono una crescita del mercato. Diversamente i pessimisti, che temono un crollo, ridurranno la percentuale di attività in portafoglio e conseguentemente inizieranno ad offrirne. Per rendere fattibili le analisi che seguono, si assumerà che in ogni istante ogni trader speculativo possa acquistare o vendere un’ammontare
fisso di azioni.
Si mostrerà come si può espandere la struttura analitica precedente per includere anche un meccanismo endogeno responsabile del fondamentale esaurimento di ogni bolla. In altre parole si cercherà di spiegare la “mean reversion”.
Secondo Kindleberger un periodo di cambio nelle aspettative da uno stato di fiducia ad un altro di sfiducia nel futuro è centrale – viene detto “distress period”. Di seguito si cerchera di modellizzare questo cambio nelle aspettative che conduce ad un periodo di sofferenza, il quale finisce in un crollo del mercato azionario. Si aggiunge una variabile che cattura il sentimento prevalente del mercato. Se la variabile è positiva il meccanismo di contagio si rafforza e ciò porta ad una più alta probabilità di passaggio. Se la variabile risulta negativa al contrario si indebolisce l’impatto del contaglio – le persone sono meno disposte a superare l’ottimismo se hanno ragioni
per credere a sviluppi avversi.
Se il comportamento dei fondamentalisti è ben definito dalla teoria economica standard, per i chartisti si comportano indipendentemente dai canoni tradizionali delle teorie economiche. Il mercato ha, infatti, una componente tradizionale e un’anomala. I fatti stilizzati e gli eventi estremi a loro associati hanno origine da questa seconda componente che richiede quindi una deviazione dai concetti standard e la considerazione d’elementi essenzialmente nuovi. Si può comprendere la rottura del rapporto diretto di causa-effetto e l’idea dell’instabilità intrinseca. Un mercato dominato da agenti chartisti e fortemente influenzato da elementi imitativi diventa intrinsecamente instabile dove poco conta l’elemento scatenante iniziale.
Elisa Ghione
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