Approfondimento sui fondi pensione

Pubblicato da Luca M -
formazione_forexArticolo precedente sui fondi pensione

Di seguito i principali aspetti che meritano di essere evidenziati:

    Modalità di istituzione. Esistono due principali tipologie di fondi pensione: i fondi pensione di origine negoziale ed i fondi aperti. I fondi negoziali traggono origine prevalentemente dalla contrattazione collettiva fra lavoratori ed imprese. L’accordo tra i lavoratori, invece, è la strada più utilizzata dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti (purchè il fondo sia promosso su iniziativa dei sindacati o di associazioni di rilievo almeno regionale), dai soci lavoratori di cooperative di produzione e lavoro e, infine, dai lavoratori dipendenti che non sono riusciti a trovare un accordo con il proprio datore di lavoro. In alternativa – per effetto dell’introduzione dell’equiparazione delle diverse forme pensionistiche complementari – per tutti i lavoratori vi è la possibilità di aderire ai piani di previdenza integrativi su base aziendale attraverso i cosiddetti fondi pensione aperti, che sono promossi da varie tipologie di intermediari finanziari (SGR, SIM, banche e compagnie di assicurazione);
    Destinatari. Gli individui che possono aderire al fondo pensione sono tutti coloro i quali svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla collocazione professionale ricoperta. Rientrano quindi in tale definizione i lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, i soci lavoratori di cooperative unitamente ai lavoratori dipendenti delle medesime, i lavoratori autonomi liberi ed i liberi professionisti e, infine, le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari  (il cosiddetto lavoro domestico). E’ inoltre prevista l’opportunità di accumulazione previdenziale anche a favore dei familiari a carico).
    Modalità di adesione. L’adesione ai fondi pensione, pur se garantita a tutti i lavoratori, è libera e volontaria. Nel caso dei fondi chiusi – siano essi settoriali, aziendali o regionali – è definita, nel senso che ogni fondo pensione nato da una determinata fonte istitutiva ha un bacino di potenziali aderenti altrettanto definito. Inoltre, la legge prevede che l’adesione sia esplicita dietro presentazione dell’apposita domanda; nel caso dei lavoratori dipendenti può anche avvenire in modalità tacita ma solo per quanto attiene il conferimento del TFR. Ed a proposito, dal 1°gennaio 2007 l’aderente ha la possibilità di trasferire l’intera posizione maturata verso altra forma pensionistica (collettiva o individuale), destinandovi, oltre ai contributi a proprio carico, anche il TFR maturato ed il contributo del datore di lavoro, seppur nei limiti e nelle modalità previste dalla contrattazione collettiva. Tale prerogativa può essere esercitata dopo due anni di permanenza presso la forma pensionistica di previdenza.


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