Warren Buffett – L’oracolo di Omaha
Buffett è nato a Omaha, in Nebraska. Suo padre era un operatore di Borsa e membro del Congresso. Buffett ha studiato nell’Università del Nebraska, laureandosi poi in economia alla Colombia University.
Nel 1957 incominciò le proprie attività d’investimento, investendo tutti propri soldi, insieme a prestiti dei suoi amici e della sua famiglia. Dal 1969 ebbe un ritorno di ricapitalizzazione del 30% annuo.
Sotto il controllo di Buffett, il suo fondo ha sorpassato in resa lo S&P 500 ed il Dow Jones per oltre 40 anni. In un periodo in cui il mercato degli investimenti appariva più frammentato che sensibile, non sorprende che gli investitori di tutto il mondo divennero interessati all’approccio e alle idee di Buffett.
La strategia d’investimento di Buffett principalmente si incentrava in investimenti su società sottovalutate, ma con potenzialità buone di crescita nel medio – lungo periodo. Il valore attuale generato è maggiore per le imprese che possiede rispetto agli investimenti di Borsa, sebbene il suo pacchetto d’azioni di società come Coca-Cola e Gillette attragga maggiore attenzione. È famoso l’approccio di evitare investimenti in tech companies durante la bolla speculativa del dot.com degli anni ’90.
Egli possiede anche compagnie assicurative come Geico e General Re che hanno creato un considerevole cash flow. Queste società sono una fonte di liquidità che lui ha poi allocato nelle consociate Berkshire Hathaway, usando tale denaro per acquisire altre società. Al 2003, la Berkshire Hathaway possiede 40 società, con circa 150,000 dipendenti.
Buffett crede che buona parte dei problemi economici degli Usa e di altri Paesi industrializzati risieda nella proliferazione, negli ultimi anni, di soggetti ed organizzazioni che non producono nulla, ma che sono compensato dal volume di speculazioni che riescono a fare. Egli ritiene che buona parte dei pacchetti azionari sul mercato sono costituiti primariamente per beneficio dei brokers, rispetto agli investitori, ed ha affermato che crede che il mondo beneficerebbe del fatto che ciascun essere umano abbiamo al massimo la possibilità di attuare 20 trading durante la sua vita. Ha ostinatamente rifiutato di dividere il pacchetto della Berkshire Hathaway per meglio facilitare il trading. Questo non era mai stato il suo proposito.
Egli afferma che vede il suo socio o investitore in Berkshire Hathaway come un suo membro e spera che essi considerino tale investimento allo stesso modo, ossia come un investimento a lungo termine o per tutta la vita. Non ha infatti mai incoraggiato investimenti a breve termine in Berkshire Hathaway. Ha anzi preferito sempre che gli azionisti della Berkshire Hathaway rendessero fisicamente possesso dei loro certificati di azionisti, piuttosto che le loro azioni finissero in mano di altre società di brokeraggio.
Un investimento di 10000$ in Berkshire Hathaway nel 1965, quando Buffett prese il controllo della società, varrebbe oggi oltre 50 milioni $. In paragone, 10000$ investiti in S&P 500, sarebbero cresciuti oggi a soli 500000$.
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