Minute riunione Fed dicembre
Quel che già si sa è che il meeting del 14 dicembre ha, ancora una volta, lasciato i tassi inalterati a un massimo dello 0,25 per cento. Ma, contrariamente a qualcuna di quelle passate, non sembra possa dar adito a un allontanamento ulteriore della fine della politica del denaro facile. Le prospettive per l’economia americana appaiono migliorate rispetto a quanto la Fed aveva stabilito soltanto a ottobre.
Le minute di quella riunione diedero un repentino, quanto effimero, sprint all’euro, poi vanificato dal riproporsi delle tensioni sui Paesi periferici dell’area della moneta unica. In quell’occasione, infatti, la banca centrale americana fece sapere che erano necessarie ulteriori misure di “quantitative easing” per sostenere una ripresa che, in quel momento, appariva quanto mai fragile.
Misure che sono tuttora in corso, ma che più di qualcuno comincia a pensare potrebbero avere un orizzonte meno ampio, dato il buon tono mostrato da parecchi dati Usa sul finire dell’anno. Per continuare il trend positivo, uno potrebbe arrivare anche nella giornata di martedì, se gli ordinativi industriali di novembre mostrassero un miglioramento.
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