La dichiarazione primaverile del Cancelliere Reeves ha rafforzato la fiducia dei mercati nell’impegno del governo a rispettare le regole fiscali, e si è registrato solo un breve picco nei rendimenti obbligazionari. L’Ufficio di Gestione del Debito prevede un’emissione di gilt (titoli di stato britannici) vicina a 300 miliardi di sterline.
ING ha commentato: “Il principale elemento di conforto per gli investitori è che i piani di emissione del debito per i prossimi 12 mesi non sono aumentati rispetto a ottobre, nonostante i piani di spesa.”
Tuttavia, sono emerse ulteriori preoccupazioni riguardo alle prospettive di crescita e ulteriori delusioni potrebbero causare nuove difficoltà nel raggiungere gli obiettivi, oltre a nuove speculazioni su possibili aumenti fiscali.
Gli sviluppi globali sono rimasti cruciali, con i mercati in attesa di notizie sui dazi statunitensi. Il tasso di cambio Sterlina/Dollaro (GBP/USD) è sceso fino a un minimo intorno a 1,2875, a causa del rafforzamento del dollaro.
SocGen ha osservato questo arretramento: “Non si tratta di un segnale di inversione, ma indica la possibilità di una pausa. La media mobile a 200 giorni tra 1,2810 e 1,2780 rappresenta un supporto a breve termine. Difendere questa zona è cruciale per la prosecuzione del movimento rialzista.” UoB ha aggiunto: “È probabile che la Sterlina si consolidi tra 1,2850 e 1,3015, sebbene con un lieve orientamento al ribasso.”
Il tasso di cambio Sterlina/Dollaro (GBP/USD) è sceso fino a un minimo intorno a 1,2875, mentre il tasso Sterlina/Euro (GBP/EUR) si è stabilizzato attorno a 1,1950, dopo un calo a seguito dei dati sull’inflazione. Gli analisti evidenziano che:
- Il rafforzamento del dollaro e i timori sui dazi USA condizionano il cambio
- La zona tra 1,2810 e 1,2780 rappresenta un supporto tecnico chiave
- La Sterlina potrebbe consolidarsi tra 1,2850 e 1,3015 con lieve tendenza al ribasso.
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Misure fiscali e manovre del governo
Secondo MUFG, gli annunci commerciali saranno fondamentali, con la speranza che il Regno Unito eviti i dazi USA: “Il supporto alla Sterlina dovrebbe persistere fino a quando non riceveremo conferma in merito la prossima settimana.”
Il Cancelliere Reeves ha ribadito che le regole fiscali sono non negoziabili e che ci sarà comunque un margine di manovra di 9,9 miliardi di sterline nel 2029/30. Ci sarebbe stato un disavanzo di 4,1 miliardi senza ulteriori misure, quindi è stato effettuato un aggiustamento di circa 14,0 miliardi.
Le principali misure annunciate includono:
- Tagli netti al welfare per 3,4 miliardi di sterline
- Modifiche alle regole sul credito universale
- Aumento della spesa per la difesa al 2,5% del PIL
- Taglio degli aiuti internazionali allo 0,3% del PIL
- Crescita rallentata della spesa nel lungo periodo, ma incremento nei prossimi due anni.
Philip Shaw, capo economista di Investec (LON:INVP), ha commentato: “È abbastanza chiaro che la credibilità è assolutamente fondamentale per il governo per rispettare le regole fiscali.”
Prospettive economiche e rischi futuri
Per quanto riguarda la crescita, l’OBR ha dimezzato la previsione del PIL per il 2025, portandola all’1,0% rispetto al 2,0% previsto in ottobre, anche se resta superiore alla previsione della Banca d’Inghilterra dello 0,7%.
La previsione per il 2026 è stata leggermente aumentata all’1,9% rispetto all’1,8% precedente, con una crescita prevista tra 1,7% e 1,9% nei tre anni successivi. Tuttavia, l’OBR ha avvertito che ci sarà un impatto significativo sulla crescita se gli Stati Uniti imporranno dazi commerciali.
La spesa per la difesa sarà aumentata fino al 2,5% del PIL, con 2,2 miliardi di sterline aggiuntivi nella prossima annualità fiscale, mentre gli aiuti internazionali saranno tagliati allo 0,3% del PIL.
Il direttore dell’Institute for Fiscal Studies (IFS), Paul Johnson, ha sottolineato i margini ristretti per rispettare le regole fiscali: “Tutto ciò aumenta l’incertezza riguardo alla politica.
Possiamo ora aspettarci 6 o 7 mesi di speculazioni su quali tasse potrebbero essere aumentate o meno in autunno. C’è un costo, sia economico che politico, per questa incertezza. Il governo subirà il costo politico. Noi subiremo il costo economico.”
Il capo economista per il Regno Unito di Deutsche Bank (ETR:DBKGn), Sanjay Raja, ha espresso una visione simile: “Per essere chiari, questi margini di sicurezza restano sottilissimi. E, di conseguenza, il margine fiscale di Reeves resta vulnerabile anche a piccoli cambiamenti dell’economia o delle condizioni di mercato.”
Secondo ING, le tensioni continueranno: “In assenza di buone notizie sulla crescita, riteniamo che ulteriori aumenti fiscali in autunno stiano diventando sempre più inevitabili.”
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