Forex Euro, BCE come previsto: no ritocco tassi, ma apertura a nuovi interventi
Si conclude con lo scenario “centrale” l’ultimo meeting, quello odierno, della Banca centrale europea, con l’istituto di Mario Draghi che non ha tagliato i tassi di interesse, ma che apre a un ruolo da colomba ancora più spiccato. Il numero 1 dell’Eurotower, prossimo al fine mandato, ha infatti affermato che i tassi rimarranno ai livelli minimi per un periodo più lungo, non escludendo pertanto che posano scendere più in basso. Non solo: Draghi ha anche anticipato di essere pronto a mettere in campo altre misure, come un nuovo quantitative easing per spingere l’inflazione europea, ora ben sotto il target.
Tassi invariati ancora a lungo
Andiamo con ordine. La Banca centrale europea ha innanzitutto ufficializzato che lascerà i tassi di interesse all’attuale livello (il tasso principale è 0%, quello sui prestiti marginali è allo 0,25%, quello sui depositi è a – 0,40%), o inferiori, almeno fino alla prima metà del 2020 e, comunque, per tutto il tempo necessario. Lo scopo è ovviamente quello di utilizzare tale strumento per poter far risalire l’inflazione, in uno scenario di azione di tali tassi bassi più esteso di quanto si potesse anticipare qualche mese fa.
L’attenzione si sposta a settembre
L’attenzione dei mercati è ora incentrata alla prossima riunione di settembre. Gli analisti sono infatti oramai convinti che ci sarà un qualche intervento da parte di Mario Draghi entro il suo termine di mandato, a fine ottobre, e dunque entro l’arrivo di Christine Lagarde. A questo punto è settembre il mese più gettonato per l’azione. Ma quale sarà questo intervento?
Forse qualcosa si capisce dando un’occhiata alla nota della Bce, che si dice determinata ad agire qualora le prospettive di inflazione nel medio termine continuino ad essere inferiori al proprio obiettivo, vicino al 2%, nel medio periodo. Il consiglio di politica monetaria della Bce ha poi ribadito di voler ricorrere a tutti gli strumenti per poter raggiungere l’obiettivo, dando mandato ai comitati dell’Eurosistema di esaminare le opzioni sul tavolo, rafforzando la forward guidance, ovvero le indicazioni per le future traiettorie dei tassi, e sistemi che possano proteggere le banche dagli effetti negativi dei tassi negativi (cioè, caricare i depositi delle banche a diversi livelli di tasso a seconda del loro importo).
Evidentemente, il cenno che solleva più desideri è quello di un nuovo quantitative easing, che torna a profilarsi all’orizzonte…
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.forexguida.com.