EUR/USD, massimi recenti sulla scia del summit UE
Il cambio euro dollaro si sta muovendo verso quota 1,1450, sulla scia delle speranze che i leader dell’UE possano essere più vicini ad un accordo sul Recovery Fund che, stando alle ultime bozze, potrebbe includere 390 miliardi di euro a fondo perduto. I colloqui continuano per il quarto giorno e, intanto, i casi di coronavirus in ambito globale continuano ad aumentare.
La coppia EUR/USD si mantiene dunque su modesti guadagni intraday, avendo incontrato la forza del buy intorno a 1,1400 su uno slide intraday. Le letture tecniche nel grafico a 4 ore indicano che i tori rimangono sotto controllo, con il calo al di sotto della media mobile semplice 20 che è stata rapidamente invertita, anche se la media mobile sta perdendo forza rialzista. Gli indicatori tecnici, nel frattempo, hanno perso la loro forza rialzista, ma rimangono entro livelli positivi. La coppia ha testato la zona critica di prezzo 1,1460, l’area da battere per vedere la coppia accelerare a nord verso nuovi massimi annuali.
Il trading intorno coppia è stato per lo più frammentato all’inizio della settimana, in mezzo a uno scarso calendario macroeconomico e a notizie contrastanti legate alla crisi del coronavirus in corso.
Il numero di nuovi contagi continua infatti a crescere a livello globale, alimentando i timori di un rallentamento economico ancora più accentuato. Tuttavia, le notizie hanno mostrato che il vaccino coronavirus Oxford/AstraZeneca ha prodotto una forte risposta immunitaria in un ampio studio umano in fase iniziale, introducendo un certo ottimismo sul mercato. La coppia EUR/USD ha esteso il suo ultimo anticipo a 1,1467, che è il secondo miglior risultato dell’anno, ed è ora scambiata vicino al livello con l’inizio di un nuovo giorno.
Nel frattempo, i leader dell’UE continuano a discutere del Recovery Fund. I colloqui si sono estesi per tutto il fine settimana dopo che il presidente del vertice UE, Charles Michel, ha detto che il fondo potrebbe contenere 390 miliardi di euro in contributi a fondo perduto che, in qualche modo, sembra aver convinto i sostenitori della linea dura e frugale.
Come anticipato, il calendario macroeconomico ha poco da offrire nei prossimi giorni, anche se i dati europei hanno per il momento fallito le aspettative del mercato. La Germania ha pubblicato l’indice dei prezzi alla produzione di giugno, che è sceso dell’1,8% rispetto all’anno precedente, mancando gli auspici degli analisti. L’UE ha pubblicato la bilancia corrente a maggio, che ha registrato un surplus destagionalizzato di 7,95 miliardi di euro, ben al di sotto delle aspettative. Questo martedì l’UE non pubblicherà dati rilevanti, mentre gli Stati Uniti sveleranno solo il Chicago Fed National Activity Index di giugno, precedentemente a 2,61 punti.
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