Cambio euro dollaro, dati COVID-19 in attenuazione spingono l’ottimismo
Il cambio euro dollaro è attualmente scambiato al di sopra di 1,13 con l’aumento dei listini americani e il contenimento del dollaro come rifugio sicuro che vanno di pari passo con l’evoluzione del sentiment di mercato a stelle e strisce, a sua volta favorito (o meno) dall’evoluzione dei dati COVID-19.
Tecnicamente, ora il cambio EUR/USD è scambiato al di sopra di una linea di supporto al rialzo, che accompagna il cross da inizio luglio. Nel complesso, i tori sono ancora in una posizione di maggiore forza, ma l’equilibrio nel cambio è piuttosto precario, e potrebbe essere drasticamente compromesso da un’evoluzione negativa dei dati da nuovo coronavirus.
In questo scenario, il primo supporto attende a 1,1260, il minimo giornaliero, seguito da 1,1220, e poi da 1,1185 e 1,1165. La resistenza è invece posta a 1,13, un numero tondo che in precedenza aveva costituito il limite massimo di EUR/USD, seguito da 1,1350 e, più in alto, da 1,1385.
A pesare sul cambio sono inoltre stati gli aggiornamenti in ambito europeo, con crescenti dubbi sul Fondo UE. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha infatti dichiarato che si aspetta una “buona cooperazione” con i partner dell’UE – un segno che un compromesso sul fondo UE non è ancora stato raggiunto. Nonostante l’accordo franco-tedesco su 500 miliardi di euro di sovvenzioni finanziate reciprocamente, alcuni Paesi “frugali” (Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca) preferiscono dei più tradizionali finanziamenti all’assegnazione di denaro più generosa.
La tensione cresce in vista del vertice dei leader faccia a faccia che si terrà la prossima settimana. Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha abbassato le aspettative sull’evento e in vista della decisione della banca sui tassi della prossima settimana. Ha detto che le azioni della BCE sono state efficaci ed efficienti, suggerendo una pausa. Tuttavia, potrebbe provare a spingere i politici ad agire con maggiore tempestività rispetto a quanto fatto fino ad oggi.
I mercati sono intanto parzialmente ottimisti grazie ai dati relativamente bassi di COVID-19 pubblicati lunedì e dal moderato aumento di martedì. Tuttavia, i cali sono comuni dopo il fine settimana, e soprattutto dopo la lunga festa del Giorno dell’Indipendenza. È essenziale notare in tale ambito come il Texas, la California, la Florida e l’Arizona abbiano reintrodotto le restrizioni solo di recente. C’è un ritardo di circa due-tre settimane prima che le misure di blocco abbiano qualche effetto, e l’ondata di caldo degli Stati Uniti – mantenendo le persone al chiuso con l’aria condizionata – può aiutare a propagare il virus. Un aumento dei casi, dei ricoveri ospedalieri e dei decessi – quest’ultimo sembra essere il più basso possibile – può peggiorare nuovamente l’umore e rafforzare il dollaro, considerato il suo status di rifugio sicuro.
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