Cambio euro-dollaro: analisi e market movers settimana 11-15 Gennaio 2016
Ormai l’anno nuovo è iniziato per tutti: la maggior parte dei trader sarà tornata dalle vacanze e si sarà già rimessa al lavoro, pronta ad iniziare un nuovo anno di trading nel cambio euro-dollaro. Per questo motivo inizieremo la settimana, come al solito, con l’analisi tecnica e market movers del cambio euro-dollaro per la settimana dal 11 al 15 Gennaio 2016. Una settimana di trading che si rivela essere alquanto interessante, specialmente a causa di alcuni market movers che potrebbero fare la differenza nell’andamento del cambio euro-dollaro. Come prima cosa andremo ad analizzare il grafico del cambio euro-dollaro tramite l’analisi tecnica, per cercare di prevedere i futuri movimenti dell’euro-dollaro per la corrente settimana 11-15 Gennaio 2016. Successivamente passeremo ad elencare i principali market movers del cambio euro-dollaro.
Facendo un breve riepilogo della scorsa settimana di trading nel cambio euro-dollaro, possiamo notare un ribasso seguito poi da un rialzo che ha fatto recuperare punti all’euro-dollaro facendogli raggiungere addirittura quota 1.09294, il tutto dovuto dalle notizie economiche relative al non-farm payrolls Americano. Eppure la scorsa settimana di trading si è chiusa l’8 Gennaio 2016 con un segnale ribassista, ovvero il candlestick pattern denominato “Hanging Man”, come andremo poi a spiegare nel paragrafo dedicato all’analisi tecnica del cambio euro-dollaro per la settimana dal 11 al 15 Gennaio 2016.
Analisi tecnica cambio euro-dollaro settimana 11-15 Gennaio 2016
Per andare ad analizzare con precisione l’andamento del cambio euro-dollaro per la settimana dal 11 al 15 Gennaio 2016, bisogna per forza di cose notare il pattern “Hanging Man” che si è venuto a creare a fine sessione trading Forex il giorno del 8 Gennaio 2016. Per chi non conoscesse questo candlestick pattern, l’hanging man si riscontra quando una candela ribassista successiva ad un rialzo ha un corpo quasi nullo, ma una “Lower Shadow” (ovvero l’asticella inferiore al corpo della candela) molto allungata, e che riesce a superare oltre il 50% del corpo della candela rialzista precedente. Proprio come nel nostro caso. I segnali che si ottengono da un candlestick pattern del genere, sono quelli di un potenziale ribasso.
Ma se andiamo a dare un’occhiata al grafico giornaliero del cambio euro-dollaro, possiamo notare molteplici segnali che vanno tutti ad indicare un potenziale ribasso per quanto concerne la settimana di trading nel cambio euro-dollaro dal 11 al 15 Gennaio 2016.
- Trend generale: rappresentato dalle due trend lines di colore arancione. Come potete vedere, il trend generale del cambio euro-dollaro sembra essere proprio un trend ribassista. per questo motivo, i movimenti dell’euro-dollaro dovrebbero comunque puntare verso il basso. Al massimo, è possibile che vi sia un breve periodo di aumento dei prezzi fino a raggiungere la trend line superiore che indica la Resistenza, anche se vedendo gli altri indicatori dell’analisi tecnica non sembra molto possibile.
- Media mobile: rappresentata dalla linea rossa sul grafico. Da dopo il rialzo, e relativo taglio dal basso verso l’alto da parte dei prezzi avvenuto settimane fa, adesso la media mobile sembra incominciare a muoversi verso il basso. Negli scorsi giorni si è mantenuta praticamente a livello orizzontale, ma sta per iniziare un leggero declino. Ed i prezzi stanno per tagliarla proprio in ribasso, cioè dall’alto verso il basso. Un atro segnale di potenziale ribasso in corso.
- Indicatore RSI (Relative Strength Index): rappresentato dalla linea viola nel piccolo grafico posizionato al di sotto del grafico dei prezzi. Dopo un rialzo, dovuto proprio al rialzo successivo ai dati macro economici rilasciati la scorsa settimana, l’RSI sta puntando di nuovo verso il basso (ovvero la linea del 30, rappresentante la zona di “ipervenduto”), pronta a tagliare in ribasso la linea media del valore 50. Segnale quindi che il sentimento generale è più propenso alla vendita che all’acquisto.
- Indicatore MACD (Moving Average Convergence Divergence): rappresentato dalle linee arancione e celeste nell’ultimo piccolo grafico. Nel MACD vi era già stato un incrocio ribassista da parte della MACD line (linea celeste) sulla Signal line (linea arancione). Adesso entrambe le linee stanno incominciando a puntare verso il ribasso, anche se il segnale di ribasso che per ora si ottiene non è forte come i segnali ricevuti da altri indicatori dell’analisi tecnica. Ecco perché risulta importante monitorare da vicino la situazione nel cambio euro-dollaro.
Come avete visto, la situazione generale indica un potenziale ribasso per questa settimana nel cambio euro-dollaro. In caso di tale ribasso, il primo target è stato impostato a livello 1.0812, un livello di supporto (linea blu sul grafico) già utilizzato dal cambio euro-dollaro, testato anche in passato con un doppio minimo. Il secondo livello di supporto invece è stato fissato al livello 1.0740 (linea verde sul grafico), rappresentante il minimo raggiunto dal cambio euro-dollaro nel precedente breve ribasso. In caso invece di rialzo, il cambio euro-dollaro dovrebbe comunque rimanere all’interno delle due trend lines (linee arancioni sul grafico).
Analisi market mover cambio euro-dollaro settimana 11-15 Gennaio 2016
Adesso che abbiamo compreso la situazione per il cambio euro-dollaro tramite lo studio dell’analisi tecnica applicata al suo grafico, passiamo a vedere i principali market movers per il cambio euro-dollaro per la settimana dal 11 al 15 Gennaio 2016.
- Nella giornata di Lunedì 11 Gennaio 2016: I dati macro economici più importanti da tenere sotto controllo provengono dagli USA, come l’Indice di trend dell’impiego CB e l’indice FED sul mercato del Lavoro americano. Da non scordarsi la conferenza di Lockhart, membro del FOMC, alle ore italiane 18.40.
- Nella giornata di Martedì 12 Gennaio 2016: Sicuramente vi sono più dati macro economici da controllare, come un’altra conferenza di un altro membro del FOMC, Fisher, che si terrà alle ore italiane 11.30. Vi è poi l’indice sui nuovi lavori JOLTs, l’indice sulle scorte settimanali di petrolio e l’indice di ottimismo delle piccole imprese: tutti dati macro economici provenienti dagli USA.
- Nella giornata di Mercoledì 13 Gennaio 2016: Questa volta i dati macro economici più importanti provengono dalla Cina, e riguardano i dati annuali sull’export ed import del colosso cinese, oltre che il saldo della bilancia commerciale. Dati i cui risultati, se saranno ancora negativi, influenzeranno fortemente su i principali cambi mondiali, specialmente l’euro-dollaro, dato che la Cina è la principale economi antagonista proprio a quella Europea ed Americana. Dall’Europa arrivano invece sulla produzione industriale mensile e annuale. Dagli USA vi saranno molti dati macro economici relativi alla richiesta e andamento dei mutui, oltre che il “Libro Beige” (dati sui bilanci dei distretti federali USA), la conferenza di Rosengen, altro membro FOMC, ma soprattutto i dati relativi ai Budget federali di Dicembre e il dato relativo alle scorte di petrolio greggio.
- Nella giornata di Giovedì 14 Gennaio 2016: Vi sarà la riunione dell’Eurogruppo e la pubblicazione da parte della BCE delle minute del meeting inerente alle decisioni di politica monetaria. Dagli USA arrivano invece i dati relativi all’indice dei prezzi all’esportazione ed importazione, oltre alla richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione ed infine il discorso di Bullard, membro del FOMC.
- Nella giornata di Venerdì 15 Gennaio 2016: In Europa verrano rilasciati vari dati macro economici dalla Spagna e Italia, ma il principale dato macro economico è il vertice dei ministri delle finanze UE, specialmente per le decisioni che verranno prese o discusse, così come il dato relativo alla bilancia commerciale europea. Ma anche dagli USA arriveranno molti dati macro economici durante tutto il primo pomeriggio e non solo. I dati principali sono quelli riguardanti le vendite al dettaglio dei beni essenziali, così come l’IPP mensile e le vendite al dettaglio mensili. Questo venerdì sarà una giornata stra-piena di dati macro economici sia europei che americani, perciò vi consigliamo di tenere sotto controllo un buon calendario economico, perché il rischio di movimenti bruschi e falsi segnali nel cambio euro-dollaro, è molto probabile proprio a causa di questa mole di dati finanziari.
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