Cambio euro-dollaro: analisi e market movers settimana 26-30 Ottobre 2015
Eccoci come al solito alla nostra analisi settimanale per quanto riguarda il cambio euro-dollaro, dove andremo ad analizzare tramite analisi tecnica il grafico del cambio euro-dollaro e i market movers principali per quanto riguarda il cambio più scambiato al mondo dai trader ed investitori di tutto il globo.
Iniziamo facendo un veloce riassunto della passata, burrascosa, settimana di trading per il cambio euro-dollaro: la notizia “bomba” che ha colpito i mercati finanziari e borse internazionali, è senza ombra di dubbio la riunione del Consiglio Direttivo della BCE che si è tenuta a Malta questo Giovedì 22 Ottobre 2015. Per essere più specifici, sono state le parole di Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, a sconvolgere e far crollare il cambio euro-dollaro. Non stiamo scherzando: il cambio euro-dollaro ha perso oltre 200 pips in nemmeno una giornata, subito dopo che Mario Draghi ha partecipato alla conferenza stampa post-riunione, spiegando che il famoso “Quantitive Easing” verrà esteso già a Dicembre 2015 (quando la BCE si riunirà per un’altra importante seduta) a causa del timore di un possibile rallentamento dell’economia dell’Eurozona, dato che la crescita europea non è stata in linea con le aspettative e la Cina continua comunque a non dare sicurezze.
Come quindi potete ben immaginare, il cambio euro-dollaro ha chiuso la settimana con un ampio ribasso: ben 3% circa il ribasso settimanale (di cui 0.87% solamente nella giornata di Venerdì 23 Ottobre 2015, giusto per mostrare quanto hanno influito le parole di Mario Draghi e perciò l’importanza di seguire i market movers e le notizie finanziarie). Il livello a cui si è attestato il cambio euro-dollaro è intorno a 1.1018, raggiungendo un importante livello di supporto come vedremo nel paragrafo successivo riguardante l’analisi tecnica del cambio euro-dollaro.
Analisi tecnica cambio euro-dollaro settimana 26-30 Ottobre 2015
Passiamo adesso invece all’analisi tecnica per il cambio euro-dollaro relativa alla settimana dal 26 al 30 Ottobre 2015. Ovviamente, come abbiamo già anticipato, la prima cosa che salta all’occhio è il forte ribasso (un vero e proprio crollo potremmo chiamarlo) avvenuto nella giornata di 22 e 23 Ottobre 2015, dove il cambio eur-usd ha perso oltre 200 pips, attestandosi al livello di 1.1018.
Cosa accadrà quindi nella prossima settimana di trading per il cambio euro-dollaro? La situazione è molto “critica”. Infatti in questa settimana che verrà, sono attese molte notizie rilevanti in ambito macro economico: altre Banche Centrali, tra cui la stessa Federal Reserve americana, dovrà dare notizia per quanto riguarda i propri tassi di interesse. Non solo, perché molti altri dati macro economici verranno rilasciati (come potete vedere nel prossimo paragrafo), specialmente dagli Stati Uniti.
Tenendo sempre d’occhio i dati macroeconomici principali per quanto riguarda il cambio euro-dollaro, questi sono i livelli di supporto e resistenza che si possono trovare sul grafico.
- Livello di supporto Uno: fisso a livello 1.1000, un supporto importante poiché da questo livello, durante il mese di Agosto 2015, è iniziato un forte rialzo nel cambio euro-dollaro (che ha fatto guadagnare ben 600 pips in pochi giorni). Inoltre è il supporto su cui, proprio adesso, “poggia” il cambio euro-dollaro.
- Livello di resistenza Uno: fisso intorno al livello 1.1100, un livello che precedentemente era un supporto molto testato dal cambio euro-dollaro. Inoltre si tratta del minimo raggiunto dopo lo scandalo Volkswagen, che ha influito negativamente sull’andamento del cambio eur-usd.
- Livello di supporto Due: fisso al livello 1.0847, livello rappresentante il minimo precedente proprio al forte rialzo che era avvenuto nel mese di Agosto 2015.
- Livello di resistenza Due: fisso al livello 1.1338, livello rappresentante l’apertura della candela del 22 Ottobre 2015, giorno del forte ribasso dovuto alle dichiarazioni di Mario Draghi relative alla conferenza del Consiglio Direttivo della BCE e la decisione di allungare il Quantitative Easing già a Dicembre 2015 nella prossima riunione.
C’è da aspettarsi una fase di test per quanto riguarda il livello di Supporto Uno: molto dipenderà proprio da questo “testing”. Se infatti il livello di supporto viene rotto, c’è da aspettarsi un continuo del ribasso; viceversa, se non viene rotto ma i prezzi tendono a salire, viene presa in considerazione il livello di Resistenza Uno. In questo ultimo caso, si prospetterebbe anche una situazione di mercato laterale tra il livello di Supporto Uno e livello di Resistenza Uno. In caso che la resistenza venga rotta, magari anche a causa di un market mover tra quelli che verranno rilasciati la prossima settimana, si prende in considerazione direttamente il livello di Resistenza Due.
Ma come potrete leggere nella sezione dei market mover per il cambio euro-dollaro, la situazione è aperta a grossi cambiamenti: basta infatti anche solo una notizia importante che sia negativa oppure positiva, per influenzare fortemente l’andamento del cambio euro-dollaro, in un possibile ulteriore ribasso oppure un leggero rialzo. Avvertiamo cautela per l’apertura di posizioni nella giornata di Lunedì 26 Ottobre 2015, specialmente durante la prima ora di apertura delle borse europee principali.
Analisi market mover cambio euro-dollaro settimana 26-30 Ottobre 2015
Concludiamo la nostra analisi passando ai principali market mover per il cambio euro-dollaro. Vi anticipiamo già che la prossima settimana sarà una settimana molto delicata sotto questo punto di vista, dato che sono attesi molti dati macroeconomici fondamentali e con la possibilità di influenzare l’andamento del cambio eur-usd.
- Nella giornata di Lunedì 26 ottobre 2015: da attendere l’indice IFO per quanto riguarda la fiducia delle aziende in Germania, così come il dato relativo alle vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti.
- Nella giornata di Martedì 27 Ottobre 2015: dati importanti arrivano dal continente americano, con i principali ordinativi di beni durevoli e il rapporto sulla fiducia dei consumatori americani.
- Nella giornata di Mercoledì 28 Ottobre 2015: da vedere le reazioni dei mercati finanziari alle dichiarazioni della Federal Riserve americana per quanto riguarda i tassi di interesse sul dollaro americano, per ora fermo a 0.25% (valore che per gli analisti finanziari rimarrà invariato).
- Nella giornata di Giovedì 29 Ottobre 2015: verranno rilasciati i dati relativi alla disoccupazione tedesca, poi il PIL trimestrale degli USA, ed infine i contratti pendenti di nuove abitazioni (dato semper USA).
- Nella giornata di Venerdì 30 Ottobre 2015: si attende il dato relativo all’IPC europea (ovvero l’inflazione). Dato molto importante, contando che fra i motivi per cui il Quantitative Easing verrà allungato, vi è proprio il livello di inflazione fermo intorno allo 0% (e non al valore 2% che era il target della BCE).
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