Cambio EUR/USD in rotta verso quota 1,19
Il cambio EUR/USD si sta avvicinando a 1,19, avanzando mentre la funzione di safe haven del dollaro è messa sotto pressione. I dati cinesi ottimistici e le speranze di un vaccino contro il coronavirus stanno inatti sostenendo i mercati, e sul fronte dei fondamentali europei, il sentiment economico tedesco ZEW ha battuto le stime con 77,4 punti in agosto.
L’euro/dollaro è scambiato al di sopra di una linea di supporto al rialzo che lo ha accompagnato nella scorsa settimana. La coppia di valute sta beneficiando di uno slancio al rialzo sul grafico a quattro ore e sta facendo trading al di sopra delle medie mobili semplici 50, 100 e 200. L’indice di forza relativa si trova su un terreno ancora elevato, ma pur sempre al di sotto di 70, al di fuori delle condizioni di ipercomprato.
Una resistenza significativa attende a 1,1920, un massimo di oscillazione rispetto alla settimana scorsa. È seguito da 1,1965, un separatore temporaneo delle gamme a partire dai primi di settembre. Il picco del 2020 dell’1.2010 è il prossimo step. Di contro, il supporto attende a quota 1,1860, che è il minimo giornaliero. È seguito da 1,1820, una linea di supporto della settimana scorsa, seguita da 1,1785 e 1,1750.
Tornando ai fattori che stanno condizionando il cambio, l’ultimo elemento positivo è arrivato dalla Cina – la seconda economia mondiale ha registrato una produzione industriale e vendite al dettaglio migliori del previsto per il mese di agosto. Dopo un ritorno esitante, gli acquirenti sono tornati a pieno regime, con i consumi del mese scorso che hanno superato quelli dell’anno precedente.
Le altre economie sono sulla buona strada per superare i livelli pre-pandemici? Il ZEW Economic Sentiment della Germania per il mese di settembre è destinato a mostrare un lieve calo di fiducia, anche se da livelli elevati. Gli investitori del vecchio continente sono soddisfatti della ripresa, ma l’aumento dei casi di COVID-19 in Europa è motivo di preoccupazione.
L’attenzione è ora incentrata a quanto avverrà domani, con la Federal Reserve pronta a lasciare invariata la sua policy monetaria nell’ultimo meeting prima delle elezioni, ma con la pubblicazione di nuove previsioni che potrebbero avere un impatto sui mercati. Sebbene la Fed abbia annunciato un cambiamento di politica a lungo termine, non ha segnalato l’arrivo di alcun nuovo cambiamento di politica. Previsioni caute senza accenni a ulteriori stimoli potrebbero deludere gli investitori.
Infine, si tenga conto che le speranze del vaccino contro il coronavirus sono anche alla base delle azioni e dell’euro/dollaro. Un’azienda cinese spera di poter distribuire le dosi già a novembre, unendosi alla corsa in cui si distinguono Pfizer e AstraZeneca. Quest’ultima ha ripreso la sperimentazione della Fase 3 dopo averla interrotta in seguito alla malattia di un partecipante.
L’euro continua a beneficiare anche dell’approccio lassista della Banca Centrale Europea nei confronti del recente aumento di valore della moneta. I funzionari dell’istituto di Francoforte hanno ribadito che il tasso di cambio non è un proprio obiettivo.
Ancora, sebbene passato relativamente in secondo piano, Brexit rimane pur sempre un fattore di rischio per l’euro. Il parlamento britannico ha presentato un controverso disegno di legge che viola l’accordo di ritiro, in cui si specifica l’uscita del Regno Unito dall’UE. La legge aumenta le possibilità di un hard Brexit, che potrebbe avere un impatto negativo sulla zona euro.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.forexguida.com.