Disoccupazione USA – aprile 2010
Cresce ulteriormente, dunque, l’attesa per il rapporto governativo, che secondo le previsioni dovrebbe, tra l’altro, vedere inalterato al 9,7% il tasso di disoccupazione. Va detto che i dati dell’Ufficio nazionale di statistica ricomprendono anche il settore pubblico, oltre a quello privato.
I timori sull’occupazione non consentono al dollaro di sfruttare del tutto il vantaggio competitivo di cui gode, al momento, sull’euro, grazie al miglior tono generale dell’economia statunitense rispetto a quella dell’Europa a 16. Così, dopo aver tentato varie sortite, il biglietto verde non è riuscito a scostarsi da quota 1,35 rispetto alla moneta unica. E non c’è dubbio che la questione occupazionale avrà ripercussioni importanti sulla direzionalità dei prossimi giorni.
Che il lavoro sia una questione centrale, al momento, è confermato dal livello di fiducia dei consumatori. In crescita (a 52,5 punti) a marzo, fino a tornare sui livelli di gennaio, ma con previsioni per il futuro piuttosto pessimistiche e tutte legate alla crisi occupazionale in atto.
Quelli sul lavoro in Usa sono gli ultimi dati rilevanti prima della pausa pasquale che, di fatto, martedì sarà interrotta solo dal leading indicator giapponese e dai prezzi al consumo svizzeri.
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