Il cambio EUR/USD continua a scambiare in un range ristretto sopra quota 1,1200, proprio mentre gli investitori attendono i verbali della riunione di politica monetaria della Banca centrale europea (BCE) e il discorso della presidente Lagarde. Intanto, i dati macro provenienti dalla Germania hanno mostrato che la fiducia dei consumatori dovrebbe indebolirsi a dicembre.
L’analisi tecnica sul cambio
Sul grafico a quattro ore, il cambio EUR/USD è scambiato sopra il canale di regressione discendente dal 9 novembre. L’indicatore di forza relativa – Relative Strength Index sullo stesso grafico è vicino a 40, suggerendo così che i venditori, almeno per il momento, stanno rimanendo in disparte.
Per quanto concerne l’evoluzione del cambio, al rialzo la resistenza iniziale si trova a 1,1240, e quindi a 1,1300. Solo una chiusura giornaliera al di sopra di quest’ultimo livello potrebbe convincere gli investitori che la coppia è diventata neutrale a breve termine. Di contro, i supporti si trovano a 1,1200 (livello psicologico), 1,1185 (minimo del 2021) e 1,1140 (livello statico, ex resistenza).
L’analisi fondamentale sul cambio
Il cambio EUR/USD ha toccato il suo livello più basso da giugno 2020 a 1,1185 mercoledì, ma è riuscito a rimbalzare sopra 1,1200 in quella che sembra essere una correzione tecnica del calo di questa settimana. È probabile che i mercati rimangano calmi per il resto della giornata a causa della festa del Ringraziamento negli Stati Uniti e la valuta condivisa potrebbe dunque rimanere ben resistente contro il biglietto verde.
I dati dell’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures) dagli Stati Uniti hanno intanto confermato ieri che l’inflazione continua a correre nell’ultimo trimestre dell’anno. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito verso l’1,7% e ha permesso al dollaro di sovraperformare i suoi rivali. Inoltre, il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly, che all’inizio del mese ha detto che la Fed dovrebbe rimanere paziente di fronte all’alta inflazione.
Ciò premesso, oggi la Banca Centrale Europea rilascerà i suoi verbali della riunione di politica monetaria. A questo punto, non sarebbe una sorpresa se la pubblicazione ribadisse che la forward guidance della BCE non indichi un aumento dei tassi nel 2022. Quindi, è probabile che le perdite della valuta comune rimangano limitate anche se la BCE dovesse attendersi alla sua narrativa dovish.
Nel frattempo, i dati dalla Germania hanno mostrato che la fiducia dei consumatori dovrebbe peggiorare ulteriormente a dicembre. Inoltre, Destatis ha riportato che l’economia tedesca si è espansa del 2,5% su base annua nel terzo trimestre, come previsto.