Cambio euro dollaro, rimbalzo di breve termine sulle attese degli stimoli
Il cambio EUR/USD è scambiato al di sopra di quota 1,1750, sopra i minimi recenti. Il presidente Donald Trump sembra fare marcia indietro rispetto alla sua richiesta di porre fine ai colloqui sugli stimoli fiscali, e i mercati sono in crescita sulle aspettative di quel che potrebbe accadere nelle prossime ore, e in attesa della pubblicazione del verbale della riunione del FOMC.
Da un punto di vista tecnico, il cambio, finora, è riuscito a difendere un punto di rottura della resistenza del canale di tendenza discendente di un mese. Ogni successiva caduta è probabile che trovi un certo supporto vicino alla boa posta a 1.1700. Detto questo, alcune vendite successive negheranno le prospettive di un’ulteriore mossa di apprezzamento a breve termine e renderanno la coppia vulnerabile a scivolare indietro verso il recente supporto dei bassi di oscillazione, intorno alla regione 1,1615-10.
Dal lato opposto, la regione di 1,1765-70 sembra agire come resistenza immediata. Segue la regione 1.1800-10, che, se superata in modo decisivo, porrà le basi per ulteriori guadagni. La coppia potrebbe quindi accelerare lo slancio verso la zona di 1.1865, prima di puntare di nuovo a recuperare il valore di 1.1900.
Ricordiamo che il cambio EUR/USD ha raggiunto un livello più alto durante la prima metà dell’azione di trading di martedì, per poi salire a nuovi massimi recenti, anche se ha faticato a trovare un consolidamento al di sopra della soglia di 1.1800. La coppia è stata testimone di un’inversione di tendenza intraday in un’improvvisa ripresa della domanda di dollari USA dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha bruscamente interrotto i colloqui sulle trattative con i Democratici per gli stimoli economici. La decisione a sorpresa di Trump ha fatto riemergere le preoccupazioni per il rischio di un’economia statunitense già traballante, e ciò è risultato evidente dal forte calo dei mercati azionari statunitensi, che a sua volta ha spinto i flussi di capitali verso il dollaro.
La valuta unica europea è invece stata ulteriormente appesantita dai commenti del Presidente della BCE Christine Lagarde, secondo cui la ripresa economica europea è incompleta, incerta, disomogenea. Lagarde ha inoltre espresso la preoccupazione che le misure di contenimento che devono essere adottate dalle autorità abbiano un effettivo impatto su questa ripresa. Quindi, invece di un rimbalzo a V, gli analisti ritengono ora che… il secondo braccio della V sia un po’ più traballante. Lagarde ha poi ribadito che la BCE è molto attenta all’andamento dei tassi di cambio, ma ciononostante, la coppia si è ritirata intorno ai 75-80 pips dai massimi di oscillazione giornaliera e si è assestata vicino ai minimi di sessione.
Il cambio sembra ora essersi stabilizzato sotto la metà del 1.1700 e non sembra riuscire a beneficiare di un tono positivo sui mercati azionari. Gli operatori del mercato attendono infatti con impazienza la pubblicazione dei dati sulla produzione industriale tedesca. A parte questo, un discorso programmato dal Presidente della BCE Christine Lagarde influenzerà la valuta. Più tardi, durante la sessione statunitense, il rilascio dei verbali della riunione del FOMC, insieme al più ampio sentimento del rischio di mercato, saranno esaminati per cogliere alcune significative opportunità di trading.
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