Sterlina – Caratteristiche del British Pound (GBP) (parte 1/2)
Inoltre il Pound ha una posizione molto significativa nella storia dell’economia in quanto una volta era la valuta dominante ed aveva la posizione che ad oggi è tenuta dal dollaro USA in termini di scambi internazionali. Dopo la seconda guerra mondiale e la fine dell’impero britannico il Pound ha perso la propria predominanza rispetto al dollaro.
La sterlina mantiene comunque una posizione rilevante anche per quanto riguarda i movimenti negli hedge funds e le speculazioni su valute. Infatti il regno unito è entrato a far parte nel 1990 del meccanismo dei cambi europeo che si prefiggeva di diminuire la volatilità tra le valute dell’allora comunità europea in preparazione alla moneta unica.
Purtroppo però tale sistema non riuscì ad apportare i benefici promessi e la Banca di Inghilterra fu costretta a prendere decisioni che portarono a larghe perdite.
Gli speculatori di valute, Geore Soros in testa, scommisero che quel tasso non poteva tenere ed iniziarono ad operare in vendita sul Pound. Infine il Regno Unito fu costretto ad uscire dal sistema e Soros finì per avere un profitto di 1 milione di dollari.
Tutte le valute nel mercato del forex sono gestite da delle banche centrali e la sterlina viene gestita dalla Banca di Inghilterra. Mentre quasi tutte le banche centrali occidentali hanno come cardine delle loro politiche il controllo dell’inflazione, la Banca di Inghilterra ha invece scelto di avere come obiettivo di inflazione il 2%.
Sterlina ed economia Inglese
Se si guarda al PIL nominale nel 2011 il Regno Unito risulta essere la sesta economia mondiale. Il Regno Unito infatti ha avuto una crescita abbastanza consistente negli ultimi 20 anni, prima della crisi globale del 2008. L’inflazione è stato un problema a intermittenza andando da un massimo dell’8% nel 1990 per scendere a livelli più ragionevoli negli ultimi 2 anni.
I fattori più preoccupanti invece sono derivati dal recente aumento del debito percentuale rispetto al PIL. Dopo aver raggiunto un massimo di quasi il 50% verso la fine degli anni 90, tale percentuale era migliorata costantemente fino all’arrivo del 2008 quando il debito ha ricominciato a salire.
Anche se il Regno Unito appartiene all’Unione Europea, esso non fa parte dell’Eurozona il che significa che mantiene una propria sovranità in materia fiscale e di politica valutaria. Il Regno unito ha di fatto un’economia molto globalizzata e Londra è considerato il secondo centro finanziario mondiale.
Il Regno Unito è considerato uno dei più avanzati paesi in materia di industrie farmaceutiche ed aerospaziali oltre a servizi finanziari, bancari e di advertising. Nonostante non sia un paese emergenti ha una forza lavoro molto competitiva.
Mentre gli Stati Uniti rimangono il partner commerciale principale degli UK, l’Europa nel suoi insieme è la maggior fonte di importazioni e di esportazioni. Di conseguenza le condizioni economiche e politiche in Europa hanno un impatto maggiore sull’economia del Regno unito ed i traders che operano sul Pound fanno bene a seguire i dati economici dell’eurozona almeno quanto gli stessi dati provenienti dall’UK.
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