Sterlina, gli investitori preferiscono i laburisti a Boris Johnson
Con il governo del primo ministro britannico Boris Johnson che si trova in una condizione sempre più precaria, a distanza di una sola settimana dalla pausa estiva del Parlamento, i trader della City sembrano schiararsi in maniera sempre più convinta a beneficio di un improbabile alleato come Jeremy Corbyn.
È pur vero – afferma Bloomberg in un approfondimento su questo tema – che gli investitori sono stati a lungo diffidenti nei confronti del leader laburista, dato il suo desiderio di nazionalizzare parti dell’economia, aumentare i prestiti e ridistribuire il reddito. Eppure gli analisti vedono ora una coalizione guidata da Corbyn come la soluzione migliore per evitare un’uscita dirompente dall’Unione Europea senza una intesa.
State Street Bank, Societe Generale SA e MUFG hanno comunicato di ritenere una coalizione guidata dai laburisti come una prospettiva più rialzista per la sterlina rispetto a quella che si verrebbe a generare con il partito conservatore al potere, data la promessa di Corbyn di evitare un Brexit senza intese, che potrebbe rovesciare l’economia britannica, valutata quasi 3 trilioni di dollari. Gli analisti degli istituti hanno affermato in maniera più dettagliata che una coalizione guidata dal partito di Corbyn sarebbe in grado di stimolerebbe la valuta d’oltre Manica di oltre il 5% a 1,30 dollari.
“È concepibile che Jeremy Corbyn come primo ministro possa essere una buona notizia per la sterlina, almeno nel brevissimo termine“, ha detto Timothy Graf, responsabile della strategia macro EMEA per l’Europa a State Street. “La cosa più importante è che un esito negativo sarebbe meno probabile. Infatti, dato che le richieste di un secondo referendum fanno ora parte della piattaforma dei laburisti, la Brexit potrebbe non avvenire affatto“.
Ricordiamo che la sterlina ha ripreso terreno, aumentando di oltre l’1% questa settimana, dopo che Johnson ha subito delle gravi sconfitte in Parlamento, con la Camera dei Comuni che ha votato ripetutamente per ridurre le possibilità che il Regno Unito lasci l’UE senza un accordo. Il rally ha significato che la sterlina ha quasi cancellato tutte le perdite subite da quando Johnson ha preso il timone del partito conservatore.
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