Forex euro, cosa aspettarsi dalla riunione di oggi della BCE
La BCE anticipa ad oggi la sua consueta riunione: un meeting nel quale discuterà delle prospettive cicliche e nel quale dovrebbe confermare la valutazione più prudente fatta a marzo scorso.
Sul fronte macro è evidente che i dati diffusi nelle ultime settimane siano stati tendenzialmente misti, anche se nel complesso non segnalano un’imminente riaccelerazione del ciclo economico, e anche se l’inflazione core per il momento sembra andare nella direzione opposta rispetto a quella sperata. L’evoluzione positiva è che i rischi derivanti dallo scenario internazionale sembrano in parte rientrati. Nel complesso, il quadro macro giustifica ancora dei toni accomodanti.
Per quanto attiene l’attenzione dei mercati, è probabile che il focus rimanga soprattutto sui dettagli operativi delle nuove aste TLTRO III e sull’introduzione di un sistema di rimunerazione a più livelli delle riserve in eccesso. Per quanto attiene le TLTRO III, i dettagli di natura operativa saranno annunciati solamente nel corso del mese di giugno.
Per quanto poi riguarda la conferenza stampa, è ben possibile che emergano alcune indicazioni preliminari sulle modalità incentivanti. Draghi ha in particolar modo precisato che l’istituto monetario di Francoforte è pronto a considerare delle misure utili per poter contenere l’impatto dei tassi negativi, ma diversi altri membri del Consiglio hanno chiarito che deve esserci una chiara motivazione economica.
Spostandoci poi ai dati macro, il calendario per l’eurozona ha offerto un dato sulla produzione industriale francese a febbraio inaspettatamente salita di 0,4% m/m da +1,3% precedente, nonostante le attese di consenso per un calo. Il comparto manifatturiero è salito oltre le attese (+1,1% m/m da 0,7% m/m) più che compensando il contributo negativo della produzione di energia. La variazione annua passa a 0,6% da 1,7%. Il dato lascia comunque la produzione nel 1° trimestre in rotta per un recupero di ben 1,2% t/t dopo il -0,5% t/t di fine 2018 (il contributo al PIL nel trimestre sarebbe pari a oltre un decimo). A seguire, in Italia, la produzione industriale è attesa in calo a febbraio, di almeno -0,8% m/m dopo il +1,7% m/m di gennaio.
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