Dollaro USA in calo contro yen e franco svizzero: “paga” la guerra commerciale contro la Cina
Il dollaro statunitense ha perso terreno contro lo yen e contro il franco svizzero, dopo che le minacce di tariffe addizionali commerciali del presidente americano Donald Trump sulla Cina hanno generato un segnale evidentemente preoccupante per le prospettive di crescita globale.
Ne è derivata qualche turbolenza sul Forex, con lo yuan cinese che è sceso al livello più basso degli ultimi 5 mesi rispetto al dollaro, e con un guadagno evidente da parte delle valute rifugio. Lo yen giapponese ha infatti guadagnato lo 0,8% contro il dollaro a 109,64 yen, il livello più alto in una settimana, dopo che Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 10% su 200 miliardi di dollari di merci cinesi, inasprendo così la disputa commerciale con Pechino. Un altro safe haven percepito durante le turbolenze del mercato è naturalmente stato il franco svizzero, che ha ricevuto una spinta positiva dalle notizie sul fronte sino-americano.
Ricordiamo, per riepilogare quanto accaduto negli ultimi giorni, che il Ministero del commercio cinese ha dichiarato che Pechino “combatterà fermamente” con misure “qualitative” e “quantitative” se gli Stati Uniti forniranno un elenco addizionale di tariffe sui prodotti cinesi, accusando Washington di voler lanciare una guerra commerciale.
Gli investitori e le imprese temono che una battaglia commerciale in piena regola possa far deragliare la crescita economica globale faticosamente riagguantata. “Gli ultimi interventi di Trump spingono gli investitori sul risk-off” – ha affermato Shintaro Ikeshima, direttore generale della divisione trading forex e prodotti finanziari di Mitsubishi UFJ Trust and Banking Corp. “Anche se molti pensano che questo potrebbe essere un altro bluff di Trump, i mercati rischiano di rimanere nervosi”.
Per quanto attiene le altre valute, il dollaro australiano AUD è calato al minimo di un anno a A $ 0,7380 sull’intensificarsi del dibattito tra Stati Uniti e Cina, mentre i prezzi dei metalli di base sono calati. Il dollaro canadese CAD si è indebolito al minimo da un anno a C $ 1,3337 durante la scorsa notte, prima di recuperare alcune delle sue perdite.
“I falchi statunitensi come Robert Lighthizer e Peter Navarro sembrano aver acquisito potere all’interno dell’amministrazione Trump, e una guerra commerciale a tutto campo sembra ora inevitabile”, ha detto Yasunari Ueno, capo analista di mercato di Mizuho Securities. “Finché i falchi resteranno al potere, questo rimarrà una fonte di preoccupazione fondamentale nel medio-lungo termine” – ha aggiunto.
Sotto pressione anche le valute dei mercati emergenti, con il rand sudafricano ZAR che ha perso l’1,9% raggiungendo il minimo di sette mesi di 13,9150.
L’euro EUR si è invece ripreso leggermente a $ 1,1623 dopo aver toccato un minimo di due settimane di $ 1,1541 venerdì scorso. Ma la moneta comune rimane comunque sotto pressione a causa di una disputa nella coalizione governativa tedesca e sulle aspettative che la Banca centrale europea manterrà i tassi di interesse stabili fino al 2019. Gli alleati del Cancelliere Angela Merkel potrebbero sfidarla attuando un piano per limitare l’immigrazione al confine tedesco e rischiare così di destabilizzare la sua coalizione…
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