Cambio euro dollaro e Market Movers – Analisi forex 01 Giugno 2016
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Ancora tensione sui mercati globali con l’avvio di sessione europea che ricalca i risultati non positivi delle borse asiatiche: Tokyo cede il 1.62%, Hong Kong lo 0.26% e Shanghai rimane in negativo di 0.11%. Le piazze del Vecchio Continente rimangono deboli in apertura seguendo la scia orientale e i dati macroeconomici non particolarmente incoraggianti usciti in mattinata e in attesa della riunione di politica monetaria della BCE di domani.
Sul fronte commodities si apre oggi la riunione dell’OPEC a Vienna con il petrolio che ritraccia sensibilmente rispetto ai massimi toccati in inizio di settimana: il Brent si attesta a 49.00 $/barile, mentre il WTI si ferma a 48.50 $/barile con un riallargamento dello spread che potrebbe segnalare un aumento delle scorte negli Stati Uniti.
Le prime dichiarazioni degli ufficiali del cartello sono comunque incoraggianti e sostengono che la dinamica dei prezzi sia in linea con le attese e si muova nella giusta direzione. Rimane da notare che l’interesse del cartello e del suo membro più eminente, l’Arabia Saudita, è anche quello di non spingere eccessivamente i prezzi al rialzo per evitare di innescare nuovamente la produzione statunitense.
Sul fronte europeo, i mercati rimangono in attesa della riunione di politica monetaria della BCE di domani che vedrà Draghi Impegnato su due piani: quello di rassicurare i mercati mantenendo un atteggiamento positivo su una situazione economica che vede l’Eurozona in difficoltà e conciliare la difficoltà di manovra per effetto delle opposizioni del fronte “tedesco”.
Oltremanica, invece, un sondaggio pubblicato ieri da YouDem ha innescato un drammatico sell-off di sterlina. Il report vede infatti l’avanzata del fronte favorevole al brexit nelle intenzioni di voto. Una doccia fredda per il fragile equilibrio che si era venuto a creare nel Regno Unito e che aveva rinsaldato la fiducia degli operatori sul tema e che ora sembra venuta meno anche se in maniera meno marcata rispetto alla discesa in campo di Boris Johnson nel Febbraio scorso.
Market Movers
03:00 Australia PIL a/a cons. 2.8% prec. 2.9%
03:45 Cina PMI Manifatturiero Caixin cons. 49.3 prec. 49.4
08:00 Regno Unito Indice prezzi case a/a cons. 4.7% prec. 4.7%
09:00 Eurozona Discorso Lautenshlager (BCE)
09:45 Italia PMI Manifatturiero Markit cons. 53.0 prec. 53.9
09:55 Germania PMI Manifatturiero Markit cons. 52.4 prec. 51.8
10:00 Eurozona PMI Manifatturiero Markit cons. 51.5 prec. 51.7
10:30 Regno Unito PMI Manifatturiero Markit cons. 49.6 prec. 49.4
14:15 Stati Uniti Variazione occupati ADP cons. 180k prec. 156k
15:45 Stati Uniti PMI Manifatturiero Markit cons. 50.5 prec. 50.8
16:00 Stati Uniti PMI Manifatturiero ISM cons. 50.2 prec. 50.8
20:00 Stati Uniti Beige Book
CAMBIO EURO DOLLARO (EUR USD)
La moneta unica recupera in apertura delle piazze europee questa mattina principalmente sulla prosecuzione della debolezza delle borse del Vecchio Continente. Dopo aver stazionato in area 1.1130 per tutta la sessione asiatica, la ripresa di EURUSD verso quota 1.1150 apre la strada ad un aumento della volatilità per la giornata in corso con la possibilità di uno sviluppo delle contrattazioni proprio attorno a quota 1.1150.
GBPUSD
La sterlina soffre il mal di brexit dal pomeriggio di ieri dove un sondaggio pubblicato da YouDem ha messo in evidenza l’avanzata del fronte del “leave”, in vantaggio sullo “stay”. Tanto è bastato per affossare il cable che è passato rapidamente da 1.4630 fino all’area di 1.45 in serata consolidando la fase laterale. L’assestamento in area 1.4460 dopo i dati deludenti sul comparto finanziario inglese potrebbe ricalca l’andamento tecnico delle aree di congestione recente e potrebbe offrire spazio ad un lieve recupero nel pomeriggio sulla volatilità dei dati statunitensi.
USDJPY
Lo yen giapponese apre la sessione europea in forte rialzo rispetto ai livelli di ieri attestandosi in area 109.80 dopo una discesa verticale da 110.70 a causa del rallentamento dei mercati asiatici e con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che perde il 1.62%. Anche l’andamento negativo delle borse europee in apertura di sessione porta ad un consolidamento dell’area attuale per USDJPY in attesa della carrellata di dati statunitensi in uscita questo pomeriggio che potrebbero innescare uno storno tecnico verso area 110.00.
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