Avvantaggiarsi degli interventi delle banche centrali – parte (2/2)
Utilizzare gli interventi delle banche centrali a proprio vantaggio:
Le banche centrali globali spesso effettuano delle strategie ed utilizzano degli strumenti che sono già a loro disposizione. Tutti noi sappiamo che la speculazione di mercato accelera quando le banche centrali aumentano i tassi di interesse. In questi periodi gli investitori cercano di cogliere qualsiasi differenza di rendimento tra la propria valuta e le valute a più alto rendimento. Ad ogni modo, in periodi di speculazione di massa, le banche centrali potrebbero essere obbligate a tagliare i tassi di interesse, cercando di dissuadere dalla speculazione sui più alti tassi di interesse.
Le banche centrali che abbassano i tassi di interesse sperano di diminuire la differenza di rendimento con le altre economie, facendo in modo che sia meno attraente per gli speculatori la differenza di rendimento. Come possiamo quindi avvantaggiarci grazie a queste misure?
E’ semplice: sebbene le banche centrali applichino dei controlli sulle proprie valute, queste politiche tendono a portare dei danni in un trend di lungo periodo. Sebbene a breve termine l’annuncio possa creare uno shock sul mercato, a lungo termine il mercato riprenderà il suo cammino originale.
Un esempio di guadagno:
Gli annunci di intervento sul mercato offrono grandi opportunità per iniziare delle posizione nella stessa direzione del trend recente. Prendiamo ad esempio l’intervento diretto della banca del Giappone del 15 Settembre 2010.
Vediamo in figura come da Maggio 2010 a Settembre il trend del cross USD/JPY si stava muovendo al ribasso in preda ad una forte speculazione. Nello stesso periodo gli investitori acquistavano lo yen giapponese e vendevano i dollari USA a causa della notizia che la Cina stava investendo in bonds Giapponesi. Il momentum ha aiutato lo yen ad apprezzarsi contro il dollaro da un tasso di cambio di circa 95 yen per dollaro fino a 84 in pochi mesi.
A causa di questo veloce apprezzamento la banca del Giappone si è dovuta decidere ad intervenire per la prima volta in sei anni. A 84 il tasso di cambio era diventato troppo oneroso per gestire le esportazioni. Uno yen così forte stava causando la riduzione della competitività dei prodotti giapponesi all’estero. Questo annuncio ha fatto si che il cross USD/JPY guadagnasse quasi 300 pips in una notte. Nella figura qui sotto possiamo vedere gli effetti di tale intervento sul grafico giornaliero. Questo intervento ha fatto si che tecnicamente si formassero 2 candele Doji proprio sotto la linea di supporto posta sul livello di 86.00. Le candele doji sono normalmente un segno di cambio di direzione e quindi hanno determinato l’esaurimento del potenziale offerto dall’intervento.
Con l’aumento della speculazione nei mercati, le banche continueranno pertanto ad effettuare dei controlli sui propri tassi di cambio. Questi però presentato spesso delle grandi opportunità per i singoli investitori ed i singoli trader per entrare nel mercato rispettando i trend di lungo termine, dal momento che gli interventi politici raramente funzionano se non per brevi periodi.
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