Disoccupazione USA – 2 dicembre
Ben 26mila richieste di sussidi in più rispetto alla scorsa settimana. Più di quanto delle previsioni già non ottimiste si aspettassero. Il totale delle nuove domande dei senza lavoro sale a 436mila, allontanandosi dai minimi da oltre due anni fatti registrare la settimana scorsa, pur rivisti al rialzo a quota 410mila.
E dire che mercoledì era stato, invece, diffuso il dato della Automatic data processing sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato, che (escludendo il comparto agricolo) ammonterebbero a 93mila. Le attese erano ferme a +70000. Il dato precedente aveva fatto segnare +81000.
Dati contrastanti, in attesa del rapporto mensile sul mercato del lavoro, che verrà diffuso venerdì e che dovrebbe vedere ancora una volta il tasso di disoccupazione incapace di schiodarsi dal 9,6 per cento.
I mercati si sono orientati, finora, verso l’ottimismo generato dalla prospettiva di un aumento degli occupati, dando vita a rialzi decisi dopo i cali della prima parte della settimana, che si sono ripercossi anche sull’andamento del cambio tra euro e dollaro, impedendo alla moneta unica di violare al ribasso quota 1,29, dopo aver raggiunto i minimi degli ultimi due mesi sotto quota 1,30 (attorno a 1,2970). In Europa l’attesa si concentrava soprattutto sulle parole di Jean Claude Trichet, dopo che la Bce, da lui presieduta, ha lasciato (come da copione) il tasso di interesse invariato all’1 per cento
La chiusura dell’anno, e di conseguenza l’apertura di quello successivo, si annunciano comunque ancora all’insegna della scarsa capacità di creare occupazione, stabile e in quantità consistente, della debole ripresa in atto. Come tutto il 2010.
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