Molte volte si è sentito parlare della possibile uscita dall’euro della Grecia, purtroppo questa possibilità non è svanita del tutto anche se sono stati raggiunti accordi tra il governo e la Troika.
I tanto i rapporti parlano di una situazione tutt’altro che positiva, con un rapporto debito/Pil arrivato al 150,3%. Negli ultimi 4 anni la Grecia ha visto il suo prodotto interno lordo calare del 18,4% annuo e le nuove stime fatte dal FMI evidenziano un ulteriore calo del 4% nel 2013.
COSA ACCADREBBE SE LA GRECIA USCISSE DALL’EURO ?
La banca d’affari giapponese, la Nomura, ha mobilitato i suoi economisti per stilare quelle che sono le più probabili conseguenze di una uscita della Grecia dall’euro:
Ritorno alla dracma: il ritorno alla vecchia moneta causerebbe una svalutazione tra il 55 e il 60%.
Perdita della competitività: se la Grecia tornasse di nuovo alla dracma non risulterebbe essere più competitiva in quanto l’euro si sopravvaluterebbe. Questo scenario metterebbe in serie difficoltà il governo che potrebbe non riuscire a sostenere il problema innescando anche un processo di degenerazione politica.
SITUAZIONE GRECA ATTUALE
Lo scenario attuale dell’economia greca risulta essere estremamente complesso. Secondo il Fondo Monetario Internazionale il traguardo del rapporto debito/Pil del 120% entro il 2020 sarebbe irraggiungibile. È molto più realistico, secondo le stime del FMI, raggiungere un più contenuto 136%, che comunque sarebbe un traguardo rispetto all’attuale 150,3%.
Intanto l’accordo preso con la Troika prevede drastiche misure di austerità da adottare nell’anno 2013-2014, si parla di tagli per 13,5 miliardi di euro.
Purtroppo non risulta chiaro se la Grecia potrà sostenere tagli così pesanti e se soprattutto i cittadini greci accetteranno nuove misure drastiche di riduzione del debito.
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